mercoledì 26 giugno 2013

LIEBSTER AWARD


Se c'è una cosa di cui forse non ho mai accennato in questo blog, è la mia indole a gongolare bellamente in seguito alle mie vittorie (gare, esami universitari, ...).
Lo ammetto senza vergogne: mi piace vincere e urlarlo al mondo!
E così, oggi, è il giorno in cui gongolare per aver ricevuto questo premio: il LIEBSTER AWARD! Si tratta di un premio dato da blogger ad altri blogger.
Non lo faccio solo per vanto, ma per seguire la prassi che tocca ad ogni vincitore.

Step 1. Ringraziare il blog che ti ha assegnato il premio
Grazie veramente Mile!!! Nella vita non si vince mai da soli. E devo dire che il meccanismo di questo premio rende giustizia a questa mia credenza. Non mi fosse arrivato il premio da te, sappi che ti avrei premiata certamente a mia volta (non solo perchè ci conosciamo ma perchè del tuo blog adoro il modo di scrivere e di approcciarti ai lettori, il coraggio di dire e mostrare la verità e la forza di volontà del percorso di cui quasi quotidianimento ci lasci traccia).

Step 2. Scrivere 11 cose su di te
  1. Amo la nutella
  2. Credo in Dio e non me ne vergogno
  3. Ho 4 fratelli e 1 sorella da cui penso di aver imparato davvero tanto
  4. Adoro lavorare coi bambini
  5. Mi manca solo un esame per laurearmi
  6. Il mio libro preferito è "Sogna un piccolo sogno di me" di Merete Morken Andersen
  7. Sono pessima a cantare, ma mi piace pensare che "ognuno può cantare anche se è stonato"
  8. La mia cantante preferita è L'Aura
  9. Adoro andare al cinema
  10. Oggi ho le ascelle ben depilate
  11. Mi piace quando mi definiscono una "non normale"
Step 3. Rispondere alle 11 domande poste dal blog che ti ha premiato
  1. Sei mai stata sovrappeso? No, mai. Ma nel mio percorso di vita ho avuto modo di confrontarmi tanto con la questione cibo-malattia.
  2. Ti piace cucinare? Non sempre. Di sicuro non ne son patita.
  3. Stai facendo di tutto per raggiungere i tuoi obbiettivi? Credo di non essere in grado di dare il 100% ogni giorno, ma che nella norma della manchevolezza umana non posso che darmi una pacca sulla spalla e guardami riflessa nello specchio con un certo orgoglio.
  4. Sei a tuo agio con il tuo corpo? Si, fondamentalmente ho sempre avuto troppo amor proprio per sentirmi a disagio. Anche se, nella mia esperienza, è stato triste vedere come al minimo cambiamento, tutti siano pronti a sparare a zero su di te.
  5. Sei ancora in contatto con gli amici della tua infanzia? Con alcuni. La mia più grande amicizia è salda da 24 anni.
  6. Che lavoro sognavi di fare da piccola? L'insegnante e si sta realizzando.
  7. Attualmente pratichi qualche sport? Si, pallavolo. E amo andare a correre.
  8. L'ultimo acquisto che hai fatto? Mmm... non ricordo, è passato troppo tempo. Un mascara forse...
  9. Quante volte alla settimana entri o scrivi nel tuo Blog? Entro quasi tutti i giorni, scrivo secondo ispirazione.
  10. Quale altro Blog vorresti aprire, gestire o creare? Ho già un altro blog: http://maestrasilvia7.blogspot.it/
  11. Un tormentone di quest'estate (vale tutto: cibo, locale, slang, canzone...)? Non è ancora arrivato, ma appena ci sarà lo scriverò!
Step 4. Formulare altre 11 domande alle quali i blogger da te premiati dovranno rispondere
  1. Qual è il motivo che ti ha spinto a creare il blog?
  2. Blog: maschera, specchio, o altro?
  3. Cosa pensi che manchi nell'istruzione di base attualmente?
  4. Libro che suggeriresti
  5. Film che suggeriresti
  6. Telefilm che suggeriresti
  7. L'invenzione che dovrebbero inventare
  8. L'idea più stupida che tu abbia mai avuto nella tua vita
  9. Sei dove pensavi di essere da ragazzino?
  10. La più grande soddisfazione ottenuta fino ad oggi
  11. Una metafora che descriva te/la tua vita/ il tuo modo di afforntare la vita (insomma, una specie di corrispettivo del mio "scavalcare i muri").
Step 5. Premiare 11 blog che ritieni meritevoli (ahimè, non conosco abbastanza blog per individuarne addirittura 11)
  1. Non sono un fashion blogger
  2. Nella mia testa, il mio mondo!
  3. Te lo dice Patalice
  4. Maestra Silvia
  5. Maestra Chiara
  6. L'inventagiochi
  7. Maestra Titty
Step 6. Informare i blogger del premio assegnato
Come è stato fatto con me, lo farò inserendo un commento nei blog premiati

domenica 23 giugno 2013

I rapporti veri e gli abbracci

Noi non siamo vivi quando semplicemente respiriamo, mangiamo o dormiamo.
Essere vivi è qualcos'altro, che va oltre la mera definizione biologica.
Essere vivi è innanzitutto sapere di esserci e volerlo.
Essere vivi è andare da Mario il venerdì sera e poi spostarsi al Mood con parrucca bionda, occhiali da sole e cappello alla cowboy!
Essere vivi è essere con gli altri. Non nel senso "in compagnia di", ma nel senso di formare insieme una cosa sola, entrare in una specie di simbiosi che ti crea diverso da ciò che sei quando te ne stai da solo in camera.
Io credo tutto questo.
Credo che le persone con cui si entra in contatto ti trasmettano la linfa che ti mantiene vivo.
Credo che le amicizie siano le più grandi fonti di energia da cui si possa attingere.
Credo che i rapporti con le persone meritino di occupare uno dei più alti gradini nella nostra scala di valori, perchè senza gli altri non saremmo.
E' da un po' di tempo che rimugino sui rapporti che sto tessendo. E ogni volta che mi fermo a pensare, l'impellenza più forte è quella di dire grazie.
Anche se ci sono tanti alti e bassi, sento di avere quelle tre o quattro persone su cui poter contare.
A volte sentiamo il bisogno di mettere alla prova i rapporti.
Ne testiamo il valore e se passano il test, ne irrobustiamo lo scheletro.
Un abbraccio forte e sincero, come quello di un cielo stellato che ti guarda dall'alto, è ciò che di più bello puoi ricevere da un rapporto vero.


Grazie di tutti gli abbracci, in special modo quelli a fine serata, prima di andare a dormire.

giovedì 13 giugno 2013

Le nuvole passeggere


Quando andavo alla scuola materna e con tutti i miei compagni ero fuori a giocare in cortile, solo una cosa poteva rovinare la giornata: l'arrivo della pioggia e l'immediato rientro tra le quattro mura della sezione.
Un giorno, però, le cose sono cambiate: un bambino mi ha parlato delle nuvole passeggere. Io non ne avevo mai sentito parlare, ma capii subito che avevano qualcosa di speciale.
Le nuvole passeggere non ti obbligano a rientrare in classe, perchè appunto, sono passeggere e la pioggia la fanno arrivare ed andare via in un baleno!
Da quel giorno, per me, tutte le nuvole sono diventate nuvole passeggere! Quando iniziava a piovere in cortile, non facevo un passo per rientrare a scuola, annunciavo a tutti con caparbietà: "Sono solo nuvole passeggere! Sono solo nuvole passeggere!" E proseguivo coi miei giochi.
Si, poi la maestra mi faceva rientrare perchè in realtà non si trattava quasi mai di vere nuvole passeggere, ma il punto non è questo.
Il punto è che a 5 anni avevo scoperto qualcosa, di cui avevo percepito l'importanza, ma che non avevo capito fino in fondo.
Avevo scoperto che, nella vita, non importa se le nuvole sono passeggere o meno, conta quello che vogliamo che siano. E a qual punto si può giocare benissimo all'aperto anche sotto un temporale!

mercoledì 5 giugno 2013

Le amicizie verdi e i muri di pietra

"Certa gente è qui per scuoiarti e poi gettare un muro che separa i nostri corpi di cenere"

Ho impiegato del tempo ad elaborare i miei pensieri. Ma ora sono pronta ad esprimermi.
Ho avuto il dubbio, per qualche tempo, che forse potessero esistere solo le amicizie azzurre. Mi sbagliavo.
C'è vita per ogni colore nelle amicizie.
Però, se le amicizie azzurre hanno la fortuna di essere stabili per propria natura (l'azzurro è un colore primario che si fa da sè), quelle verdi, invece, hanno bisogno del giallo e dell'azzurro per potersi definire, hanno bisogno di unione e mescolanza; e se qualcuno decide di costruire un muro i colori ci vanno a sbattere e non si amalgano più bene.
Ecco tutto.
Sui muri di pietra è inutile continuare a sprecare colore, anche se a volte ce ne si rende conto solo a furia di buttarcene addosso.